New York nel 2012 per il nostro viaggio di nozze; una città cosi intrisa di colori, suoni e profumi da non averne mai abbastanza. Allora non avrei mai pensato che da li a pochi anni mi sarei trasferita in America, nemmeno nei miei sogni più rosei avrei creduto che sarei stata a sole quattro ore di distanza e che ci sarei potuta tornare ogni volta che avrei voluto.
Quando arrivi in una nuova nazione i primi di Dicembre, pensi subito a come trascorrerai il Natale.
Il clima natalizio in America è particolarmente frizzante, con addobbi esagerati ovunque e quel via vai nelle città di macchine e taxi gialli.
Ad Arlington il Natale era un po diverso. E' una cittadina per lo più popolata da single o giovani coppie che lavorano nella vicina Washington DC; professionisti, uomini e donne in carriera, che non rinunciano all' aperitivo con gli amici ed acquistano cibo da asporto da Whole Foods.
Trascorsi i primi giorni di euforia e adrenalina e dopo aver disfatto i bagagli e smaltito completamente il jet lag, decidemmo che era ora di organizzare le Feste.
Dove avremo trascorso Natale? La risposta fu subito chiara: New York!
Cercammo frettolosamente su Booking un albergo che fosse centrale e comodo per gli spostamenti e The Watson Hotel sulla 57esima strada, Midtown di Manhattan, faceva proprio al caso nostro.
Muoversi negli Stati Uniti sembrava cosi semplice per noi, che da isolani, eravamo abituati ad organizzare tutti i viaggi con mesi di anticipo, sempre schiavi dei voli in continuità territoriale, dei traghetti, di scioperi vari ed eventuali e di possibili condizioni meteo avverse.
Il giorno della partenza eravamo super carichi (anche di bagagli) ed emozionatissimi.
I bambini non avevano mai visto New York, ma io gliene avevo parlato tanto quando in televisione capitava di vedere l'inconfondibile Skyline o quando, tutti vicini vicini sul divano, vedemmo per la prima volta il film " Miracolo sulla 34esima strada".
Arrivare a New York in macchina è un esperienza totalmente diversa dal viaggio in aereo.
Da Arlington avevamo percorso la statale 95 per quasi 3 ore e poco dopo li vedemmo, li in lontananza, imponenti e bellissimi i grattacieli ci davano il benvenuto nella città che non dorme mai. Il mio cuore scoppiava di gioia e la sensazione che in America ogni sogno fosse realizzabile era più forte che mai.
Ci sistemammo velocemente in albergo e ci catapultammo subito per le strade della Grande Mela.
Era una giornata senza nuvole e li da qualche parte, tra tutti quei grattacieli, sicuramente c'era il sole. L'aria era frizzante e fresca, ma non troppo.
I locali brulicavano di persone che cenavano, di turisti che cercavano lo scorcio perfetto per la loro foto ricordo e ovunque si udivano musiche natalizie.
Solo due giorni prima c'era stata un abbondante nevicata su New York e ancora c'erano alcuni cumuli di neve sporca al lato delle strade.
Il Natale perfetto nella Grande Mela sarebbe stato con la neve, proprio come nei film, ma probabilmente questo avrebbe reso difficili gli spostamenti a piedi con due passeggini, quindi era meglio cosi.
Trovammo un localino vicino all' hotel e gustammo un ottimo hamburger con patatine croccanti.
Mi venne spontaneo chiedere la mayonnaise, ma la cameriera mi guardò storto.
Con il tempo ho capito che questa salsa non è affatto comune come in Italia e che gli americani preferiscono di gran lunga il ketchup, la salsa barbecue e mille altri condimenti di cui non ricordo nemmeno il nome.
Dopo cena facemmo una veloce puntatina a Time Square, affollata da centinaia di persone che affascinate e rapite dai colori sgargianti dei mega schermi e dalla musica, scattava foto o mostrava in alla famiglia lontana in videochiamata, quel posto pazzesco e meraviglioso: il centro del mondo.
Quella sera rimasi sveglia sino a tardi, a scrutare da dietro i vetri della nostra stanza al decimo piano la città che non dorme mai. I suoni di New York mi cullarono e mi fecero sentire a casa, in un riverbero ancestrale di ricordi e sensazioni, come se nel 2012 non fossi mai andata via.
L'indomani mattina era la vigilia di Natale.
Ci svegliammo presto e dopo un abbondante colazione da Starbucks dall' altro lato della strada, ci incamminammo verso Bryant Park. Costeggiammo il Crysler Building sino all' Empire State Building, l'edificio più fotografato al mondo.
Decidemmo di non salire perchè c'era una lunga fila di turisti che aspettavano di entrare e non volevamo sfidare la sorte, rischiando che i bambini si spazientissero per la lunga attesa.
L' ingresso di Macy's Herald Square, uno degli store più grandi degli Stati Uniti, era come di consueto affollato da molti turisti e da tanti americani che acquistavano i regali dell' ultimo minuto.
In una mano l'immancabile bicchierone di caffè bollente e nell' altra buste stracolme.
Sebbene avessi una voglia matta di entrare e passare al setaccio ogni singolo angolo di quell' immenso negozio, lasciai perdere. Probabilmente avrei trascorso l' intera vigilia li dentro, sapendo quanti vestiti e scarpe avrei potuto misurare.
Ma New York era molto altro e lo shopping poteva aspettare. Ahimè.
Fine prima parte


Sugarboo Extra Long Digital Titanium Styler -Tianium-ART
RispondiEliminaEnjoy sweet, creamy and titanium charge spiced sugarboo without the need titanium wallet to mix or anything! 1 Mochi titanium powder Mango Habanero Gluten Free titanium bikes & Natural - Sweet Tea. $13.20Price can titanium rings be resized range: $13.20Price range: $11.50
The transfer 1xbet path of|in direction of} authorized on-line gaming in the US began in 2012 when a New York courtroom accepted that on-line poker was a sport of skill. This began a sequence of events that spawned on-line gaming laws in Nevada. By 2013, we had authorized poker on-line in New Jersey, Nevada, and Delaware. It's merchandise run easily on all platforms and provide a broad choice of slots, bingo and free video games. Modernly designed lobby is a bunch to slots, tables, jackpots and stay vendor video games. The rewarding loyalty program incentives visits to the Ocean properties.
RispondiElimina